Sei figli. Quattro sorelle e due fratelli. Una vera, sana famiglia ridens. Perchè ci piace ridere, si. E tanto anche. E non abbiamo mica bisogno di ridere fino alle lacrime. Tutti noi, dopo un solo nanosecondo, lacrimiamo. Crediamo sia genetico; in ogni caso, è il nostro marchio di fabbrica. Ce l'abbiamo nel dna e ce l'abbiamo nel cuore la voglia di lacrimare dal ridere. Credo sia il bisogno di sentirci uniti. Di ricordare chi siamo e cosa abbiamo vissuto. E di esserne consapevolmente fieri.
Al momento siamo tutti logisticamente distanti e riusciamo a stare tutti insieme mediamente una volta ogni due anni. E' poco, lo so, ma il tempo che riusciamo a ritagliarci tutto per noi è talmente di qualità, da farci campare di nostalgica rendita in attesa di rifarlo, gustandoci la qualità a lento rilascio dei ricordi. Come quello del Natale in cui mio fratello doveva essere in Giappone e invece si è fatto trovare seduto nel bagno, facendo finta di leggere il giornale. O di quell'altro in cui mia sorella, che doveva essere in America, si è fatta trovare chiusa in un armadio. E tutti e due hanno dovuto ripetere lo stesso effetto sorpresa per 5 volte. Una volta per ogni ignaro e commosso fratello.
Il top vero, però, lo abbiamo raggiunto qualche anno fa, a Natale quando, guardando una nostra foto, scattata più di trent'anni fa, abbiamo avuto tutti insieme, l'idea di rifarla identica. Ecco, per quanto io possa tentare di raccontare quanto tempo ci abbiamo messo per un semplicissimo scatto (che resterà privato) e quanto abbiamo riso, mentre tentavamo di farne uno effettivamente uguale, non riuscirò mai a rendere davvero l'idea, credetemi.
La verità è che noi d'Urso siamo persone intelligenti, con un gran senso dell'ironia e dell'autoironia. Abbiamo il gusto per la battuta, anche quando si tratta di un ricordo doloroso. Perchè sappiamo benissimo che quella battuta non leva nulla al rispetto per il nostro comune dolore, ma aggiunge leggerezza al nostro modo di viverlo. Sappiamo ancora prima di vederci, che il nostro tempo insieme sarà un concentrato di puro cazzeggio. Quello sano, naturale, istintivo, necessario.
Siamo tutti consapevoli di essere profondamente diversi l'uno dall'altra. Abbiamo stili di vita diversi. Caratteri diversi che portano a opinioni diverse. E a reazioni diverse. Non è facile prendere solo il meglio dello stare insieme, dopo tanto che non ci si guarda negli occhi. Non è facile abbracciarsi per scambiarci la sicurezza che siamo riusciti ad andare oltre. Oltre gli abbandoni, le bugie, la paura, il dolore. Ma è quello che facciamo. Sempre e comunque. Nonostante tutto. Nonostante tutti. E' la nostra forza. Il nostro dna.
Mi manca la mia famiglia, molto. Ci convivo con questa mancanza, ma per fortuna so come fare. Il mio istinto di sopravvivenza me l'ha insegnato tempo fa. Io so come fare. Anche quando la mancanza è così forte che mi fa paura. Io so come fare. Rido. E dopo un nanosecondo, lacrimo.
Commoventi parole e bellissima la foto e bellissimi tutti voi insieme, mi fate commuovere.
RispondiEliminaLe tue parole mi lasciano sempre senza parole e con un misto di gioia e malinconia ma mi arrivano swmpre dirittw al cuore ❤
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