FREDDIE

Ho sempre avuto il rock nel sangue, senza sapere da chi io possa mai averne ereditato i geni.  Che io mi ricordi (e sono famosa per la mia memoria elefantiaca), nessuno in famiglia ascoltava la musica rock, per cui, quando nel 1975, ho sentito per la prima volta Bohemian Rapsody, non ho subito capito cosa stavo ascoltando. Dentro di me sapevo che era assolutamente per le mie orecchie, ma non ero ancora in grado di capirne il significato. Era una musica strana, discontinua, troppo piena di suoni e voci che cambiavano troppo velocemente per riuscire a seguirne il ritmo.
Eppure mi piaceva. Non riuscivo a capirne il perchè, ma mi piaceva. Mi pizzicava il sangue. E più non la capivo e più mi pizzicava.  Solo alla fine degli anni 80, ho finalmente cominciato a riascoltare ed apprezzare i Queen, rendendomi conto di essermi inconsciamente innamorata di Freddie Mercury a prima sillaba e di averlo sempre inconsciamente amato.
Amo la sua voce, perchè è una voce geniale. A volte sembra uscita da un'ugola particolarmente in forma. A volte da un terzo polmone impiantato per l'occasione. A volte da uno spazio in più fra le costole. A volte da un momento di incontrollata follia. Geniali sono i suoi movimenti sul palco.
Effemminati, vitali, improvvisi, scoordinati, sensuali. Di una sensualità inarrestabile e inarrivabile. 
Geniali sono i dettagli della sua voce. I vari "ahah", "ohoh",  "ohyes", vibrati, sussurrati, ironici. Le uniche cose che ricordiamo di un testo, magari non particolarmente bello, ma che il nostro orecchio conosce e la nostra bocca aspetta di cantare. Geniale è il finale di "We are the champions", una delle canzoni più ascoltate (e sfruttate) del mondo, che (live a parte) finisce con la frase " 'cos we are the champions", mentre tutti si aspettano che finisca con "of the world" e ci cascano, ritrovandosi ad inventare un finale che non c'è. Che lascia sospesi.
Geniale è la sua consapevolezza che, fra la sfrontata esibizione dei suoi dentoni da roditore e quella del suo torace con canotta, o meglio ancora nudo, vince inevitabilmente il secondo.
Geniale è il suo nome d'arte, che non ha assolutamente nulla di presuntuoso o di regale, ma che gli permette di salire sul palco con corona e mantello da re.
Dettagli geniali per un uomo geniale.
E' facile pensare a "Bohemian Rapsody, come la disperata dichiarazione della propria omosessualità, o a  "The show must go on", come il suo testamento. In realtà sono due capolavori fatti di suoni e parole, ai quali, volendo, si possono dare diverse interpretazioni. Oppure nessuna, perchè a volte un capolavoro va ascoltato e basta.
Io amo tutti i capolavori dei Queen, e ne hanno fatti. Ma amo ancor di più brani come "I'm going slightly mad", o "In my defence". Forse meno, conosciuti ma pieni di quei dettagli che mi piacciono tanto. Per non parlare di "Exsercises in free love", un esercizio di stile tanto inaspettato quanto sorprendente ed emozionante. 
Naturalmente tutto quello che ho scritto fino ad ora, è frutto solo ed esclusivamente di gusto personale. Mio e solo mio, che amo Freddie incondizionatamente e gli permetto e gli perdono tutto. Anche le canzoni decisamente bruttine. Anche il fatto che la sua voce, soltanto in termini di estensione, sia fra le più imitate. A volte, devo riconoscerlo, anche molto bene. Perchè è vero che l'estensione vocale di Freddie non è inarrivabile. Ma tutto il resto si.



https://www.youtube.com/watch?v=Od6hY_50Dh0

https://www.youtube.com/watch?v=44eEOAEC5z8

https://www.youtube.com/watch?v=w6LyWcGo8-w








   





























































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