Io e i miei due "soci" ci siamo conosciuti nel 1976. Uno di loro era il mio fidanzato; l'altro, l'amico che, con rispetto e discrezione, vegliava su di me. E non perchè io ne avessi particolarmente bisogno, visto il mio spirito indipendente, ma per sua generosità d'animo e per istintivo senso di protezione nei miei confronti. Che, per inciso, esiste tutt'ora.
Come già ho scritto, durante quegli anni e in quel quartiere, il nostro gruppetto di adolescenti era composto da pochi amici intimi e tanti personaggi meravigliosamente surreali, insieme ai quali si "guaiava" (in gergo, si combinavano guai) quotidianamente e che sono rimasti impressi nella memoria di noi tre, con nostalgia, con allegria e a volte anche con un pò di tristezza. Così come oggi è meravigliosamente surreale il nostro privatissimo gergo, che solo noi tre e forse altri pochissimi fortunati, possiamo capire.
Ci siamo ritrovati su facebook, diversi anni fa, contattandoci quasi contemporaneamente. Coincidenza? Casualità? Destino? Chi lo sa...
Ci siamo scambiati ricordi, risate e malinconie. Ci siamo resi conto del tanto, tantissimo tempo trascorso, senza mai parlarne davvero. Perchè non era (e non è) importante. Un accenno un pò più serio a quanta vita è trascorsa da quegli anni, per ognuno di noi, è bastato; avevamo da scambiarci e ri-scambiarci tanto altro.
Ci siamo rivisti una sera di febbraio di alcuni anni fa. Nello stesso punto in cui ci eravamo lasciati. Tutti e tre emozionati, commossi, curiosi. Dopo esserci stretti in un memorabile abbraccio, abbiamo dato il via ad una memorabile serata, iniziata dopo solo 2 minuti; esattamente il tempo che ci abbiamo messo a passare dal puro sentimentalismo al puro cazzeggio.
Abbiamo iniziato con il quasi investimento di una vecchietta sbucata dal nulla e finito con una ruota esplosa e sostituita, di notte, sotto il secondo diluvio universale. Nel mezzo, un paio di locali in cui gli astanti si tenevano a debita distanza da due uomini e una donna, inequivocabilmente adulti, inequivocabilmente in piena regressione temporale, inequivocabilmente felici di stare insieme. Abbiamo riso fino a farci mancare il fiato. Letteralmente. Tutta la sera. Senza mai smettere.
E da allora ci campiamo di rendita, in attesa di rifarlo. Perchè lo rifaremo. Eccome se lo rifaremo.
Siamo tre soci. La nostra è la "S.P.R. Società Per Ridere". Capitale sociale zero. Capitale umano infinito.
È proprio così ... le vere amicizie non hanno bisogno di mille messaggi e tantissime ore passate insieme .. ma sono quelle che anche se non ci si vede per molto tempo ... la complicità e l’affetto non cambiano mai !!
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