Oltre ai miei periodi fatti di reali percorsi analitici (che dovrebbero essere appannaggio di tutti e non necessariamente perchè si hanno dei problemi più o meno gravi ed evidenti), io ho sempre fatto molta autoanalisi. A volte mi rendo conto che non ho mai capito una mazza e a volte tiro fuori delle autentiche perle di saggezza, che mi passano completamente di mente due minuti dopo, lasciandomi il retrogusto di non averci comunque capito una mazza...
Sono due giorni che tento di autoanalizzare il fatto che mi sono rivista, credo per la ventesima volta, "Love Acttually". Un classico, inutile filmettino americano, prevedibilmente banale. Tutto, tranne che un film di spessore. Niente a che vedere con un capolavoro.
Eppure, me lo sono rivisto all'inizio alla fine, con l'aggravante che l'avevo registrato, perdendo, quindi, ogni possibilità di appello. Capirete bene che la mia autoanalisi si è (giocoforza) scatenata, producendo (giocoforza) le seguenti ipotesi:
- "Love Actually" fa lo stesso, identico effetto che "Pretty Woman", "Ghost" o "Dirty Dancing", fanno alla maggior parte del genere umano: impossibile non rivederli, ogni santissima volta. Praticamente una sorta di ipnosi collettiva.
- Ogni tanto, sento il bisogno di leggerezza e quindi mi immergo in qualcosa di poco impegnativo.
- Con il passare degli anni, sto diventando sempre più sentimentale.
- Ho scoperto un lato romantico di me che non sapevo di avere
- Soffro di vintagismo, a volte molto spinto, quindi ndo' cojo cojo.
- Nei mesi estivi, (e questa è la peggiore di tutte) gli innumerevoli canali esistenti, fanno solo repliche di film di grande successo .
Alla fine, pensa che ti ripensa, mi sono accorta che la mia autostima non mi permette di prendere in considerazione nessuna di queste ipotesi.
Morale: continuerò ad autoanalizzarmi, cercando un perchè, quasi certamente inesistente.
Ma fra un pò. Ora devo correre a scaricarmi "Love Actually", perchè mi sono accorta, anche con un certo raccapriccio, che manca nella mia fornitissima videoteca!
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