La mia idea di amore è che sia qualcosa di apparentemente molto semplice, ma in realtà molto complesso. Non ci sono limitazioni alla quantità di amore da prendere e dare. A volte prevale il prendere, altre volte il dare; si tratta di scelte personali, di modus vivendi.
Io credo che il sentimento d'amore funzioni così bene perchè la sua totale irrazionalità è anche la sua ineguagliabile potenza, così come credo che sia la cosa più facile da immaginare, da raccontare, da inventare, da imitare, ma, nello stesso tempo la più difficile da affrontare, controllare, vivere.
E' l'unico concetto universale, che può diventare estremamente soggettivo e quindi può essere descritto da miliardi di persone, in miliardi di modi, tutti diversi fra di loro. In ogni caso, è qualcosa che esige il massimo del rispetto, sempre e comunque.
E proprio per il rispetto che devo ad un sentimento così importante e così fondamentale, che non riuscirò mai a capire come sia possibile innamorarsi virtualmente.
Mi riferisco a tutte quelle donne che vengono truffate da uomini esistenti solo nel mondo virtuale, con profili dietro i quali si può nascondere chiunque.
Lungi da me il giudicarle, ma io sono una donna e da donna non riesco proprio a pensare che sia possibile cascare in una trappola del genere, dove è tutto palesemente, chiaramente finto, tranne i soldi sborsati per il virtuale fidanzato di turno. Quelli si che sono veri.
E la fragilità, la debolezza, l'evidente totale mancanza di autostima delle donne che riescono ad innamorarsi di qualcuno che non hanno mai annusato, abbracciato, baciato, se da un lato mi fa tenerezza, dall'altro mi spaventa, perchè mi da la conferma dell'estrema pericolosità del mondo virtuale, che in questo modo rappresenta tutto, tranne che il puro e sano progresso di cui l'essere umano dovrebbe andare fiero.
Ed è anche in casi come questi che l'amore diventa l'alibi migliore del mondo, accessibile a tutti, in qualunque modo si desideri, perchè può togliere ogni capacità di discernimento, offrire ogni tipo di giustificazione e, in cambio, regalare un dolore a lentissimo rilascio.
Alla fine, questo gigantesco, geniale "burattinaio del cuore", fa solo il suo lavoro. Sta a noi decidere se farci abbracciare, o farci prendere a calci.
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